Partiremo da Mandriola, il paese dei pescatori, dove ancora si trova il pesce fresco. Attraverseremo la costa, in sentieri in mezzo alla macchia mediterranea, guardando la bellezza del mare. In lontananza si scorge l’isola di Malu Entu, “vento cattivo” in sardo.
I fondali di fronte alla costa di Capo Mannu, presentano una conformazione naturale, un “gradino” di roccia, dopo il fondale profondo, che fa innalzare le onde quando c’e’ maestrale. Nelle giornate giuste le onde vengono cavalcate dai surfisti e si vedono volare kitesurf, windsurf, nel cielo!
La costa di Capo Mannu nasconde nei suoi fondali anche numerosi relitti, specialmente romani. Alcuni pezzi di questi antichi relitti vengono trasportati dalle correnti arrivando a Is arenas, a pochi metri dalla spiaggia.
In particolare l’Isola Malu Entu è nota per la sua pericolosità, e molte sono le sue vittime, anche in tempi recenti, come dimostra il vaporetto di fine 800, affondato con tutto il suo curioso carico: toilette e sanitari.
Il percorso continua, superando Capo Mannu, verso un vecchio faro, ancora funzionante. Arriva uno dei momenti più emozionanti dell’itinerario: la torre spagnola, ancora in piedi su un dirupo, la vista è favolosa!. Si vede chiaramente tutta la costa occidentale fino a Bosa ed Alghero.
Una piccola pausa, prima di riprendere il cammino verso Sa Mesa Longa. Una spiaggia incontaminata, protetta da una grande “Tavola” di roccia, che tiene il mare sempre calmo e pacifico. Sa Mesa Longa significa “la tavola lunga”. Si presenta come una piscina naturale, circondata dall’arenaria e da una zona retrodunale di piante estremofile, capaci di crescere sulla sabbia.
Chi vuole fare il bagno, sarà un momento di piacere, il richiamo dell’acqua cristallina è irresistibile!
Da Sa Mesa Longa torneremo indietro, con un giro ad anello. A Mandriola ci metteremo sotto un boschetto di mimose a degustare un gustoso spuntino.