Escursioni nel Sinis con la guida ambientale certificata

Cornus: la città di Amsicora

Escursioni naturalistiche nella costa Ovest della Sardegna
Individuali e di gruppo
Cornus: la città di Amsicora
Torre del Pozzo, Sardegna, Costa Ovest
La storia di cui parleremo ha origine nella costa oristanese, tra montagna e mare. Inizieremo con un popolo relativamente pacifico ma con forti inclinazioni commerciali: i Fenici.

Essi furono i primi a stabilire un importante emporio commerciale, fondando una vera e propria città-stato chiamata Cornus insieme agli autoctoni sardi.

Nel corso dei secoli, Cornus crebbe di importanza, ma poi venne conquistata dai Cartaginesi (che, in realtà, assorbirono i Fenici) durante la loro espansione imperiale nel Mediterraneo.

Cartagine era un'ambiziosa e influente potenza, dopo aver assorbito tutte le colonie e le città fenicie, aveva un solo rivale nel Mediterraneo: Roma.

I Punici o Cartaginesi erano tutto fuorché pacifici e ampliarono la città di Cornus con imponenti fortificazioni, coprendo l'altopiano di Corchinas, tra Santa Caterina di Pittinuri e Torre del Pozzo. Probabilmente costruirono sopra delle fortificazioni nuragiche preesistenti. La città fu migliorata con nuove strade ed edifici pubblici, mentre il porto fu potenziato e ingrandito, probabilmente estendendosi dalla baia di Torre del Pozzo alla baia di S'Archittu.

Cornus, grazie alla sua posizione geografica, divenne un punto d'incontro tra i popoli delle montagne e quelli delle coste e delle pianure.

I popoli delle montagne erano coloro che, per non sottostare al dominio cartaginese, si spostavano nei territori interni dell'isola, protetti dai nuraghi e dalle fortificazioni della civiltà nuragica. Questa antica e misteriosa civiltà declinò lentamente intorno al 500 a.C., mantenendo delle roccaforti nelle montagne e combattendo fino all'arrivo dei Romani.

Tito Livio, molto più tardi, parlerà dei "sardi pelliti" riferendosi alle tribù che abitavano la Barbaria: li chiamava Pelliti in modo dispregiativo (per via del loro abbigliamento in pelli).

D'altra parte, i popoli delle coste e delle pianure si erano integrati, seppur con qualche difficoltà, con la cultura punico-cartaginese. Essi formavano città-stato alleate e governate da un'oligarchia cartaginese, di cui Amsicora faceva parte.

Riguardo ad Amsicora, ci sono due tesi principali:

Amsicora potrebbe essere stato un mezzosangue: un ricco latifondista legato all'aristocrazia punica e imparentato con l'etnia degli Iliensi, una delle numerose tribù nuragiche ribelli.
Potrebbe essere stato un funzionario al quale Cartagine aveva affidato la gestione dei territori di Cornus. Nella vicina città di Tharros, c'era un altro governatore "sardo-punico": Annone, che aveva la stessa influenza e ricchezza di Amsicora. L'eroe e patriota sardo si sarebbe quindi trasformato in un funzionario cartaginese, pronto a perseguire i propri interessi?
La storia racconta che Amsicora e Annone si unirono nel 215 a.C. per combattere i Romani. Amsicora andò a chiedere aiuto ai sardi pelliti, lasciando il comando a suo figlio Iosto, che perse la vita nella battaglia di Cornus contro l'esperto Torquato Tasso. Vi è ancora una lapide nei pressi di S'Archittu che recita:

"Ad Amsicora e Hosto/ ai tremila patrioti sardi/ che/ per l'indipendenza della Sardegna/ negli occhi il riflesso del mare/ per non essere schiavi di Roma/ in queste valli di dolore/ hanno versato il loro sangue/ Campu 'e Corra 215 a.c. – 199"

L'ultima e definitiva battaglia si svolse nel sud Sardegna, forse a Decimomannu, e si concluse con una disfatta totale. Si dice che Amsicora si tolse la vita per il dolore della perdita del figlio e la sconfitta contro i Romani.



Chi sono
Mi chiamo Domingo, sono laureato in Antropologia culturale e sono guida ambientale certificata. Vorrei offrirvi emozioni uniche e trasmettervi tutta la conoscenza che ho del territorio della Costa Ovest e dei suoi segreti!
Le recensioni
Amo donare emozioni!